Siamo a Verona nel 1345 quando Petrarca, dopo un po’ di insistenza riesce ad entrare nella Biblioteca del Capitolo di Verona.

Biblioteca Capitolare di Verona

In quella occasione fa una scoperta straordinaria: ritrova alcune lettere scritte da Cicerone.

Interno della Biblioteca Capitolare di Verona

Sono le Lettere ad Attico, le Lettere a Bruto e le Lettere al fratello Quinto di Cicerone.

In seguito a questa scoperta prende avvio l’idea di riorganizzare le proprie lettere scritte in latino, a cui affida la pubblica immagine di sé.

Ne esce il vasto corpus di 350 lettere, in cui Petrarca adotta un linguaggio studiatissimo, presentando, attraverso vari argomenti, una curata immagine di sé di uomo di cultura e scrittore dal forte spessore morale.

Fonti bibliografiche:

– “Francesco Petrarca. Storia della civiltà europea” a cura di Umberto Eco (2014)

– “Letteratura Italiana. Un metodo di studio” Gino Tellini.

Autore

  • Paola Molinaro

    Insegnante di scuola primaria, con percorso universitario in Beni Culturali ad indirizzo storico-artistico, cura progetti di divulgazione culturale e si occupa di albi illustrati e libri d’artista, considerando questi ultimi non solo oggetti d’arte, ma anche possibili strumenti educativi-didattici.

Da Paola Molinaro

Insegnante di scuola primaria, con percorso universitario in Beni Culturali ad indirizzo storico-artistico, cura progetti di divulgazione culturale e si occupa di albi illustrati e libri d’artista, considerando questi ultimi non solo oggetti d’arte, ma anche possibili strumenti educativi-didattici.

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