I primi raggruppamenti etnici consistenti cominciano a formarsi sul suolo italico attorno alla fine dell’età del bronzo e l’inizio di quella del ferro (XII- X secolo).

Mappa linguistica dell’Italia all’età del ferro

La precipua manifestazione di questa cultura è la cosiddetta cultura villanoviana, paragonabile all’altra cultura più importante del periodo, quella di Hallstatt in Austria. Tra le caratteristiche della cultura villanoviana ricordiamo l’incinerazione, diversa dalle pratiche d’inumazione delle civiltà prettamente appenniniche.

Il contesto in cui nascerà Roma nell’VIII secolo sarà caratterizzato da una situazione già più evoluta, favorita dagli spostamenti etnici e dagli incrementi demografici, così come da più sviluppate condizioni di sussistenza: dal pascolo transumante o stanziale, alle tecniche agrarie, dallo sfruttamento minerario ai contatti con i traffici egeo-micenei e fenici, anche se l’autoidentificazione forzata dalla immissione di nuovi popoli gioca un fattore importante.

Fra i popoli più antichi che abitavano la penisola italica ritroviamo i Liguri (della cultura di Golasecca), che occupavano, oltre all’area ligure attuale, anche porzioni del Piemonte e della Lombardia. Tuttavia la loro zona si sarebbe ristretta in seguito alla pressione degli Etruschi così come di popolazioni celtiche. Dall’altra parte della pianura Padana vi erano i Veneti (cultura di Este), mentre al di sotto di entrambi vi era il blocco etrusco che, partendo dalla Toscana, si estese nella pianura del Po, così come nell’alto Lazio e Campania. A sud della zona etrusca vi erano i Latini, i più influenti tra i popoli italici, che si affacciavano sul Mar Tirreno.

I popoli italici, facenti parte della cultura osco-umbro-sabellica, occupavano invece tutta la dorsale appenninica centro-meridionale , a sud degli Etruschi e dei Piceni, altra popolazione d’origine sabino-italica ed illirica. Nel centro della penisola si erano stanziati gli Umbri, popolazione italica di chiara derivazione villanoviana.

Nell’attuale Puglia vi erano gli lapigi (d’impronta illirica) che erano divisi in sottostirpi (Dauni, Peucezi e Messapi). Alla Calabria facevano capo gli Enotri, mentre sulle coste campane si erano stanziati i coloni greci.

A questa suddivisione demografica esisteva un corrispondente schema dialettale, di derivazione indoeuropea, che raggruppava il venetico, l’osco-sabellico, il messapico ed il greco. Sia il ligure che l’etrusco non erano lingue indoeuropee.

Importante per la storia di Roma sono gli Etruschi, i Greci, gli Italici ed i Latini che vedremo in maniera più approfondita nei prossimi articoli.

Fonte: Storia romana. Dalle origini alla tarda antichità di Mario Pani ed Elisabetta Todisco

Autore

  • Paola Molinaro

    Insegnante di scuola primaria, con percorso universitario in Beni Culturali ad indirizzo storico-artistico, cura progetti di divulgazione culturale e si occupa di albi illustrati e libri d’artista, considerando questi ultimi non solo oggetti d’arte, ma anche possibili strumenti educativi-didattici.

Da Paola Molinaro

Insegnante di scuola primaria, con percorso universitario in Beni Culturali ad indirizzo storico-artistico, cura progetti di divulgazione culturale e si occupa di albi illustrati e libri d’artista, considerando questi ultimi non solo oggetti d’arte, ma anche possibili strumenti educativi-didattici.

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